Con l’imbandieramento delle vie cittadine la città è entrata nello spirito della corsa finale verso l’Adunata nazionale degli Alpini che si terrà il 13-14-15 maggio. Le piazze del centro e
Con l’imbandieramento delle vie cittadine la città è entrata nello spirito della corsa finale verso l’Adunata nazionale degli Alpini che si terrà il 13-14-15 maggio. Le piazze del centro e i palazzi storici da qualche giorno espongono centinaia di tricolore per ricordare che fra meno di due mesi la città rivivrà l’allegria e il patriottismo dell’Adunata del 1995. Con il cuore un po’ più leggero, sicuramente, visto che nell’altra occasione Asti e un pezzo della sua provincia erano ancora piegate dalla tragedia dell’alluvione.
Un bel biglietto da visita, ad esempio, per gli ufficiali della Brigata Alpina Taurinense che sono spesso ad Asti per mettere a punto la logistica della Cittadella Alpina, una novità rispetto alla precedente Adunata, che verrà allestita in Campo del Palio. A partire dal giovedì prima dell’Adunata, sarà aperta alle scuole e al pubblico che voglia conoscere da vicino l’attività degli alpini, il loro impiego in guerra e in pace, le loro specialità. Se la città avrà una predisposizione più positiva rispetto al 1995, chi non può sicuramente parlare di leggerezza è il Comitato organizzatore, che sta lavorando incessantemente da un anno e che in questi giorni ha cominciato a tirare le somme di quanto fatto e di quanto ancora da fare.
Sabato scorso, dal confronto dei dati dei vari responsabili di area, è emersa soprattutto la difficoltà a trovare posto per tutti gli alpini che vorranno partecipare al raduno. Esauriti da mesi i posti nelle strutture alberghiere del capoluogo e della provincia (e anche fuori provincia), è stato trovato ancora posto a 30 mila persone con il solo passaparola di amici e conoscenti. Altri 1800 saranno accolti nelle palestre cittadine mentre per altri 1200 si sta ancora cercando una soluzione. Esauriti anche i posti nelle tendopoli: dai 20 mila disponibili e già affidati, restano fuori 5 mila richieste pendenti cui se ne aggiungono ogni giorno delle altre. Tenendo conto che nelle precedenti adunate i posti tenda erano in media 16 mila, quelle 9 mila richieste in più per Asti danno la misura del gradimento per la nostra città.
Ma, da buoni risolutori di problemi, gli alpini organizzatori, per bocca di Luigi Cailotto, presidente del Coa, non si preoccupano. «Se questi sono i numeri di coloro che si registrano, bisogna tener presente che altrettanti sarnno coloro che arriveranno in forma libera ma provvederemo a dare garanzie di vivibilità a tutti per i giorni di permanenza ad Asti». Un po’ di risposte si attendono ancora dall’iniziativa “Adotta un Alpino” in cui il Comitato mette in contatto alpini intenzionati a partecipare all’adunata con astigiani che possono offrire, a titolo gratuito, ospitalità in case e alloggi vuoti, in città e nei comuni della provincia. A questo proposito, chi volesse aderire può lasciare i propri riferimenti a questi recapiti 0141 531018, info@asti2016.it, www.asti2016.it.
Numeri confortanti arrivano anche dal fronte del “conto economico”, ovvero quello delle sponsorizzazioni che, afferma Roberto Migli, hanno raggiunto il record degli importi finora ottenuto in tutte le altre adunate nazionali. Ancora apertissimo anche il reclutamento dei volontari indetto dal Comune di Asti in accordo con il Coa attraverso un bando. I volontari saranno impiegati all’Infopoint, negli edifici in cui saranno allestite le mostre e in punti strategici della città per fornire le prime informazioni a tutti coloro che graviteranno sul nostro territorio per l’occasione. Potranno partecipare al bando studenti, occupati, disoccupati, inoccupati, con l’obbligo scolastico assolto che abbiano tra i 18 e i 35 anni compiuti entro la data del 1° maggio 2016, compilando in ogni sua parte la scheda di candidatura, scaricabile sul sito dell’Informagiovani di Asti.
Daniela Peira